- Libera scelta, anche per le famiglie meno abbienti, tra scuole del sistema nazionale di istruzione, statali o paritarie;
- interventi equilibrati e significativi a favore del sistema paritario che attualmente si trova in una situazione di incertezza, relativamente all’entità delle risorse ed alla ripartizione di competenze tra Stato e Regione;
- promozione dell’istruzione tecnica e formazione professionale attraverso la valorizzazione della cultura del lavoro per la formazione della persona e lo sviluppo della sua vocazione;
- promozione e sostegno di percorsi più snelli e diversificati rivolti all’inserimento lavorativo dei giovani, quali apprendistato, alternanza scuola-lavoro, corsi annuali.
lunedì 22 febbraio 2010
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Gentile avvocato,
RispondiEliminami permetto di aggiungere un punto, che riguarda la prevenzione del cosiddetto fenomeno dell'analfabetismo di ritorno.
Si tratta, cito, di "un fenomeno ormai riconosciuto della nostra società, che concerne giovani e adulti non più in grado di padroneggiare le competenze di base della lingua scritta, il leggere e lo scrivere, malgrado abbiano frequentato per intero la scuola dell’obbligo".
Come si evince dai suoi scritti, questo fenomeno è particolarmente grave in quanto colpisce addirittura persone laureate, con esperienza di docenti alle spalle, e va quindi strenuamente combattuto.
Saluti,
Manlio Cavaldonati
A Cavaldonati non si guarda in bocca.
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